NoCargoParma

La nazione che distrugge l'ambiente distrugge sé stessa

Lettera aperta al presidente di SO.GE.A.P.

Gent.mo Presidente Dalla Rosa Prati,

le ultime Sue dichiarazioni nei nostri confronti ci hanno davvero turbato.

Così come Lei legittimamente difende gli interessi economici della Società che presiede, noi legittimamente difendiamo la salute, la sicurezza di tutti noi cittadini di Parma.

Lei sa benissimo che questa “battaglia” non la stiamo combattendo ad armi pari: Lei, infatti, utilizza a suo piacimento il principale giornale locale e relativa TV raccontando solo la sua versione dei fatti, senza contraddittorio, grazie al fatto che i “proprietari” del giornale sono anche i “proprietari” della sua società, mentre a noi è stato persino impedito di inserire commenti sulla pagina Facebook della Gazzetta di Parma.

Proprio per questo riteniamo davvero poco elegante che Lei sia passato addirittura alle offese definendoci infondati, incompetenti, egoisti e addirittura inutili.

  • Infondati quando invece basiamo tutte le nostre dichiarazioni sui documenti che la Sua società ha presentato al Ministero e ai vari Enti coinvolti.
  • Incompetenti nonostante divulghiamo informazioni e dati verificati di cui forniamo tutta la documentazione a supporto.
  • Egoisti solo perché osiamo anteporre la tutela di beni comuni, come la salute e la sicurezza dei cittadini, ai meri interessi economici di pochi, essendo la Sua, una società privata.
  • Inutili perché secondo Lei l’iter è concluso (il giorno dopo ha ritrattato con un “quasi”) quando invece mancano ancora fondamentali passaggi che chiariscano i grossi interrogativi legati a quel “quasi”.

Ci spieghi, per esempio, come intende risolvere il problema dell’autostrada A1 e Alta Velocità nella zona di rischio massima dell’aeroporto e l’interferenza con i Piani di emergenza, ci spieghi dove pensa di far passare la strada per collegare la Fiera di Parma all’autostrada, ci spieghi come mai non ha mai attivato la Commissione per il rumore, ci spieghi dove metterà le scuole che andranno delocalizzate e chi le pagherà, ci spieghi chi pagherà gli espropri, l’interramento dell’elettrodotto, le opere per l’invarianza idraulica, eventuali delocalizzazioni di attività incompatibili, dal momento che la Sua società non li ha messi a bilancio.

Ma, soprattutto, ci spieghi come mai si trincera dietro la scusa della necessità dell’allungamento della pista quando nella classifica degli aeroporti italiani (in cui Parma risulta essere terzultima), 6 aeroporti con piste più corte del Verdi trasportano più passeggeri di noi, mentre all’ultimo e penultimo posto ci sono aeroporti con piste molto più lunghe. Forse la questione vera non è quanto è lunga la pista, ma come viene gestita la pista: infatti, una delle rotte più amate dai parmigiani, il Parma-Londra, nel 2016 era attiva con la pista così com’è.

Se vuole siamo disponibili ad incontrarla per confrontare i documenti: nei documenti ufficiali presentati e a nostra disposizione la Sua società dichiara che l’allungamento della pista serve per trasformare il Verdi nel primo aeroporto a vocazione Cargo, ma visto che invece Lei sostiene che non sia così ci faccia vedere le Sue carte e le mostri alla cittadinanza.