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La nazione che distrugge l'ambiente distrugge sé stessa

Aeroporto di Parma, una fumosa faccenda su cui serve chiarezza

Il turbinio di dichiarazioni sul futuro dell’aeroporto Verdi di questi giorni ci ha fatto girare la testa. È stato un susseguirsi di dichiarazioni ambigue, contraddittorie atte a compiacere, a confondere e a gettare fumo negli occhi.

Sì, il Verdi sarà un aeroporto passeggeri perché è quello che i cittadini vogliono sentire. Bisogna dire NO ai cargo perché è quello che abbiamo dichiarato in campagna elettorale.

Però se diciamo SÌ ai passeggeri, come facciamo a prendere i soldi pubblici in barba alle Leggi Europee sugli aiuti di stato? Se diciamo NO ai cargo e quindi cambiamo il masterplan, come facciamo a tener buona questa VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)?

Dichiarazioni talmente contraddittorie che hanno addirittura visto un dirigente della società che gestisce l’aeroporto “sconfessare” pubblicamente la nuova proprietà della società di gestione sul masterplan.

Se non ci fosse in ballo tanto, ci sarebbe da ridere, ma siccome in ballo ci sono interessi fondamentali che riguardano tutti i cittadini di Parma, questa totale mancanza di trasparenza ci spaventa.

Un recente studio Europeo ha dimostrato che i cittadini che vivono in un raggio di 5 km dall’aeroporto (tutta Parma!) respirano anomale quantità di particelle ultrafini responsabili di gravi malattie, i nostri amici di Bologna ogni giorno protestano perché a numerosi km dall’aeroporto la qualità della vita è compromessa dal rumore di sorvolo degli aerei.

Eppure non una parola di preoccupazione e di tutela è uscita dalla bocca dei tanti che hanno parlato, fossero madri o medici.

Nessuno si è preoccupato di chiedere che vengano fatti monitoraggi ambientali sulla qualità dell’aria che respiriamo, che venga subito fatta la zonizzazione acustica, che vengano spostate le scuole oggi in zona di rischio invece che ricostruite nello stesso posto. Se è vero che si vogliono fare 700.000 passeggeri, è assolutamente necessario ristudiare l’impatto ambientale con una nuova VIA perché sarà necessario cementificare i campi attorno per i parcheggi, cementificare per nuove strade, cementificare per costruire nuovi servizi a terra.

Come cittadini ci auguriamo che in questa fumosa faccenda si faccia una buona volta chiarezza nel rispetto della legalità e delle norme aeronautiche ed europee e che tutti i nostri rappresentanti eletti trovino la forza di unirsi a quei pochi che lottano per difendere gli interessi dei cittadini.